UOMINI E DONNE, INSIEME PER … NON CONTRO.
QUESTA E’ LA STORIA DI UNA DONNA CORAGGIO CHE NON HA AVUTO NESSUN RICONOSCIMENTO STORICO, MA CHE E’ IMPORTANTE RICORDARE …
La donna nella foto è mia nonna Adriana da giovane ed a quel tempo ne aveva già passate di cotte e di crude, ma la vita le ha riservato molte altre difficoltà.
A 38 anni è rimasta vedova. Mio nonno è morto nel primo bombardamento che ci fu a Prato. La scheggia di una bomba gli tagliò di netto la testa mentre pedalava di gran lena per tornare a casa.
Con due figli a carico ancora minorenni e con pochi spiccioli in tasca si inventò un lavoro. Cercava e comprava scarpe usate che, per ovvi motivi, non servivano più ai diretti interessati. Le aggiustava e le rivendeva in un minuscolo negozio che stava in Piazza San Domenico a Prato. Con le sole sue forze, visto che non ebbe l’appoggio di nessuno, non solo crebbe i suoi figli, ma li fece diplomare entrambi; una cosa che per l’epoca nemmeno le famiglie più abbienti si potevano quasi permettere.
Mi ricordo che una volta mi disse: “Quando vidi tuo padre (che era il più piccolo) tornare dall’esame di maturità, pensai fra me che a quel punto avrei potuto anche morire! Quella era la sola cosa importante.”
Il ricordo che ho di lei è quello di una donna dura, forte come l’acciaio e con una determinazione inossidabile. Ricordo le sue dita marroni, perchè fumava come una turca, esclusivamente nazionali senza filtro. Ricordo i suoi due vestiti nell’armadio e le vestaglie, che sostituivano abiti costosi che non si poteva permettere. Ricordo che amava dipingere e che era bravissima nonostante non avesse fatto nessuna scuola e ricordo che aveva una cultura da far invidia a un qualsiasi laureato perchè si dissetava solo con i suoi libri … eppure non aveva nemmeno la quinta elementare. Ha vissuto a lungo, nonostante le sue parole e ci sarebbe molto altro da dire su di lei, ma mi fermo qui.
Questo è l’esempio delle “donne coraggio” che abbiamo bisogno di risvegliare, di resuscitare, di rammentare, perchè questo è quello che serve.
Ogni famiglia è piena di donne coraggio che non hanno avuto monumenti, o articoli scritti, o che sono in odore di santità, eppure hanno dato tanto e ancora possono insegnarci! Facciamo che queste donne ci parlino dal cuore del tempo …
Ho progettato un nuovo spettacolo sulle donne a cui avrei piacere che partecipassero anche gli uomini. Chiunque voglia prendere parte a questo spettacolo me lo faccia presente qui o in posta privata.
Il ritrovo è previsto per sabato 24 ottobre alla Stazione di Montale (PT) ore 16.30 (poi vi do anche l’indirizzo esatto).
E’ solo un primo incontro per spiegare il progetto, i dettagli li vediamo con calma. Spero che vi faccia piacere esserci!
Un abbraccio a tutte/i e a presto …