Casaleggio rifiuta l’invito agli Stati generali: “DECISIONI GIA’ ACQUISITE”.
Crimi: “Migliaia di assemblee, grande partecipazione dal basso …
Casaleggio, con un post su Facebook , poche parole, sveglia i militanti, scatena un dibattito nel Movimento 5 Stelle. Sangue non mente, il figlio di Casaleggio, Senior:
“Ho ricevuto ieri l’invito a partecipare nella discussione di domenica, ma ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”.
Gli Stati generali del M5S come sono stati organizzati non gli vanno per niente bene: “leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli”.
Casaleggio jr continua: “Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori è stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”.
Scelta dei 30 oratori: “Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati, sia dei relatori prima dell’evento. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano”.
Conclude sulla piattaforma Rousseau con i costi di gestione del M5S: “Grazie a noi, riesce a sostenere la propria struttura logistico-organizzativa con soli 1,3 milioni di euro l’anno”.
Nel video di presentazione risponde senza nominarlo, Vito Crimi nervoso:
“Oggi, più che conoscere quanti voti ha preso questo o quello, gli iscritti hanno bisogno di sapere come il loro contributo verrà preso in considerazione”.
Continua a rispondere indirettamente a Casaleggio: “Non è la prima volta che accade, ogni volta che un percorso non si è chiuso abbiamo sempre congelato i risultati”, che saranno resi pubblici una volta che il percorso sarà completato. Anche sulla regola dei due mandati, Crimi spiega che il “principio è stato confermato da tutti, però in ogni occasione è stato posto il problema di valorizzare le esperienze”.
STATI GENERALI del M5S, “non dal basso” come dice Crimi, ma da chi comanda. (non avendone le capacità).
Usando la famosa piattaforma Rousseau, scelgono 30 persone fra gli iscritti al M5S, sono: 151.740, aventi diritto al voto. L’unica cosa che sappiamo(nessun giornalista è ammesso al dibattito)che hanno votato: 26.365. il 17,3%. Candidati erano 978,con una media di 26 votanti per ogni candidato(Davide Casaleggio aveva chiesto i voti di ogni eletto). Solo un giornale fa cronaca: “IL FATTO QUOTIDIANO”, lo leggiamo in rete, dobbiamo cercare conferme del contenuto, prima di pubblicare alcuni stralci
Aspettiamo le vostre le vostre opinioni …
Direttore responsabile, Pier Vittorio Porciatti
La redazione del giornale I FOGLI
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