Laura Ravetto, Maurizio Carrara e Federica Zanella.

FORZA ITALIA STA SCOMPARENDO, PRIMA I SINDACI, POI LE REGIONI, SUCESSIVAMENTE I PARLAMENTARI.

 Dopo le elezioni del 2018 dove ha toccato il minimo storico, si avvicinano a 10 i parlamentari che, hanno abbandonato.

FORZA ITALIA STA SCOMPARENDO, PRIMA I SINDACI, POI LE REGIONI, SUCESSIVAMENTE I PARLAMENTARI.

Dopo le elezioni del 2018 dove ha toccato il minimo storico si avvicinano a 10 i parlamentari che, hanno abbandonato.

Gli eletti in particolare: Sindaci, Provincie e Regioni, sono in fibrillazione, il più noto: Giovanni Toti, presidente della Liguria, che ha fondato un suo partito.

La Provincia di Pistoia, la situazione dovrebbe perdere(amministrazione)Agliana. Il Centro destra sembra diviso, alcuni consiglieri(piacioni) con l’opposizione, il pallino lo terrebbe “F.lli d’Italia” se si decidono a prenderlo, la Lega, il gruppo più numeroso sembrerebbe subire, certo che questo andazzo non corretto, potrebbe essere fatale.

Montale, dove il M5S è sparito dai Social, la situazione è fluida,difficile che il Centro destra, riconquisti l’amministrazione, l’ottimo Franco Vannucci si trova una brutta gatta da pelare, forse tenendo compatta Forza Italia?.

Pistoia ha un ottimo osservatore di cui pubblichiamo un suo articolo rilevato dai social.

La Redazione.

 

VINCOLO DI MANDATO PER I PARLAMENTARI.

Sapere aude da SAM EAT

BUONGIORNO, SONO STATO PROBABILMENTE IL PRIMO SUL NOSTRO TERRITORIO A DIVULGARE LA NOTIZIA SUI SOCIAL CHE QUESTI TRE PARLAMENTARI FORZISTI, INCLUSO IL NOSTRO MAURIZIO CARRARA, ERANO DOVENTATI CONVINTI LEGHISTI (VI RICORDATE LA CANZONE DI FIORELLA MANNOIA? SÌ? ECCO, TENETE PRESENTE CHE A ME, LIBERALE DA SEMPRE, M’ANNOIA ANCHE LA LEGA IN PROVINCIA DI PISTOIA, EPPURE IN QUESTO COMUNICATO CONGIUNTO DEI TRE DEPUTATI SI PARLA DI LEGA COME “miglior interprete di quella rivoluzione liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari” ..)

L’HO FATTO IN MODO VOLUTAMENTE CONCISO PERCHÈ ERO CURIOSO DI OSSERVARE LE DIVERSE REAZIONI DEL CENTRODESTRA CHE CONTA IN CITTÀ, A PATTO CHE VE NE SIA UNO..

QUESTE LE MIE IMPRESSIONI:

La prima reazione dei dirigenti forzisti a questa apostasia è stata la seguente:

questo passaggio da un partito a un altro è comprensibile per un giovane parlamentare che voglia continuare a impegnarsi in politica, con l’attuale legge elettorale proporzionale e con la riduzione del numero complessivo dei parlamentari, che prospettiva poteva avere in Forza Italia di essere rieletto in un secondo mandato?

Questa reazione a mio avviso si fonda su assunti veri ma, se essa fosse l’unica spiegazione, Maurizio Carrara avrebbe potuto lasciare Forza Italia anche qualche mese fa, perché proprio ora?

Ci debbono essere cioè anche delle ragioni politiche al suo atto, non soltanto ciniche lungimiranze rivolte alle prossime elezioni, anche perché a me, queste prossime elezioni, non appaiono affatto vicine..

– il deputato pistoiese, molto diplomaticamente mi dice:

“decisione sofferta ma inevitabile per quanto riguarda forza Italia. Per quanto riguarda la Lega un grande lavoro da fare!”

segno evidente che, probabilmente, il rampollo della famiglia più nota in città, è perfettamente cosciente del fatto che il partito in cui ha appena traslocato sui territori comunali, è veramente molto diverso dal suo corrispondente gruppo parlamentare, soprattutto grazie ai suoi dirigenti e esponenti di spicco ai quali, nelle province toscane, sarebbe veramente interessante chiedere in cosa consista la “rivoluzione liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari” di cui parlano i tre deputati neorinati leghisti.. (il socialismo e il liberalismo sono ugualmente presenti nei tratti del profilo ideologico leghista sin dai suoi primordi ma questa cosa, è decisamente ignota a chi, ultimamente, si è presentato nell’ultima campagna elettorale regionale impostando i suoi comizi su l’importanza di promuovere il brigidino di Lamporecchio nel mondo per valorizzare le nostre eccellenti eccellenze..)

non credo che questa lasciata dei tre parlamentari di Forza Italia, che non è la prima e credo non sarà neanche l’ultima, si sarebbe verificata se negli ultimi anni la coalizione si fosse data una impronta strutturale e territoriale più forte, in modo da andare al di là dei singoli interessi di partito, riportando la nave della destra moderata italiana sul canale del partito unico.

Per fare questo, erano fondamentali due cose, una fase congressuale a cadenza annuale per tutta la coalizione, una nuova legge elettorale che comprendesse anche la codifica sistematica di un livello di elezione primaria all’interno di tutti i partiti, non solo quelli del centrodestra.

Se non si parte da questi presupposti, il centrodestra italiano non può profilarsi come una compagine credibile agli occhi dell’elettore moderato medio né potrà mai avvenire quella sì, vera rivoluzione liberale che è stata auspicata anche da Maurizio e che, almeno per me ed in senso generale, consiste nella creazione di una classe politica che possa dirsi tale attraverso un sistema di elezione interna ai singoli partiti che accolga l’autonomia critica, la qualità culturale e umana dei candidati e non, come ahimè è adesso, la loro attitudine alla incondizionata ubbidienza spacciata come “affidabilità politica di partito”

– quando ho parlato di questo ai vari esponenti del centrodestra cittadino e pratese, o sono stato deriso o sono stato sbrigativamente liquidato con un “per adesso non c’è bisogno di congressi di coalizione né di elezioni primarie”

IL RISULTATO È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, L’ITALIA VA AVANTI A DPCM SCRITTI DA UN MITOMANE E LE OPPOSIZIONI A MONTECITORIO E PALAZZO MADAMA, SI AGITANO E VANTANO UNA OPERATIVITÀ CHE, SUI SINGOLI TERRITORI, NON SI TRADUCE IN ATTI DI CONCRETA OPPOSIZIONE POLITICA AL GOVERNO GIALLOROSSO NEANCHE IN QUEI COMUNI E REGIONI DOVE È IL CENTRODESTRA A GOVERNARE..

IN UN CONTESTO POLITICO NAZIONALE DEL GENERE, GLI EMENDAMENTI E LE MOZIONI PRESENTATE NELLE AULE PARLAMENTARI DALLA COALIZIONE NON POSSONO CHE APPARIRCI COME DEGLI INUTILI QUANTO VELLEITARI SIMBOLISMI..

MA D’ALTRA PARTE, COME ASPETTARSI LA RIVOLUZIONE LIBERALE DI CUI PARLANO RAVETTO & FRIENDS, SE GRAN PARTE DEL CENTRODESTRA ITALIANO È FATTO DA GENTE CHE, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI, O È NATA POLITICAMENTE NEL SOCIALISMO DI BETTINO CRAXI O È CRESCIUTA NEL SUO SPECULARE A DESTRA SOCIALE MISSINA SENZA DARSI MAI NEANCHE IL TEMPO DI CONOSCERE LA ESSENZIALE DIFFERENZA IDEOLOGICA E STORICA CHE TRACCIA IL SOLCO TRA SOCIALISMO E LIBERALISMO?

EPPURE TRA LA PRIMA E LA SECONDA REPUBBLICA SON PASSATI 30 ANNI, IL TEMPO C’ERA PER FERMARSI A LEGGERE E RIFLETTERE COSTRUENDO UNA NUOVA GENERAZIONE POLITICA..

SAPERE AUDE DA SAM EAT

PS: SONO UN CONVINTO ASSERTORE DELLA NOCIVITÀ DEL VINCOLO DI MANDATO NELL’ESERCIZIO DI RAPPRESENTANZA DI TUTTI I LIVELLI

Aspettiamo le vostre  le vostre opinioni …

Direttore responsabile, Pier Vittorio Porciatti

La redazione del giornale I FOGLI

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Video e foto e materiali di questo giornale possono essere liberamente utilizzati a condizione che se ne citi l’origine con la seguente formula: “ Dal giornale: I FOGLI”.

 

Di Piervittorio Porciatti

Dal 1998 sono in rete con notizie e foto con il giornale (ora lo chiamano blog) gli fu dato il nome: "AquaM" una parola latina il cui significato era "acqua", MA per noi voleva comunicare le notizie dei paesi di Agliana, Quarrata e Montale. Con un gruppo di giovani divenne rivista, 24 pagine a colori dal nome: "I FOGLI DI IOD, Ieri, Oggi & Domani" in migliaia di copie, conesgnate per posta ad ogni famiglia Aglianese. Da rivista divenne giornale, dal nome: "I FOGLI". Gravi malattie mi costrinsero ad abbandonare, chi mi sostitui cessò dopo poco più di un anno.